Andrea G. Pinketts.

Personaggio particolare, scrittore di alto livello, protagonista di eventi milanesi, di serate nel segno del giallo. Lo conobbi nel corso di una intervista che gli feci in un bar di via Washington e da quel momento diventai una accanita lettrice dei suoi libri, e altrettanto accanita frequentatrice delle serate del crimine che organizzava con accanto un altro importante scrittore fra noir e mistero, Andrea Carlo Cappi.

L’occasione di ritrovare Cappi è stata una giornata di Bookcity.

Oggi, anniversario della morte di Andrea G. Pinketts – 20 dicembre 2018, giorno di profondo dolore – a Andrea Carlo Cappi, suo amico fraterno, affido la presentazione dell’Associazione che porta il nome di Pinketts e che ne conserva l’eredità culturale e la memoria di un uomo singolare e fantastico.

“Chi scrive libri non muore fintanto che se ne possono leggere le opere. Perciò l’idea di un’Associazione che tenesse in vita Andrea G. Pinketts attraverso i suoi romanzi, racconti e articoli, nasce spontaneamente il 20 dicembre 2018, quando arriva la notizia della sua scomparsa. A farne una realtà è la madre di Andrea, Mirella Marabese, insieme soprattutto a tre persone che hanno affiancato lo scrittore per lungo tempo.

Dato che lui non possedeva un computer, Elisabetta Friggi – consulente editoriale e autrice a sua volta – era il suo “braccio informatico”, occupandosi per esempio delle complesse ricerche su Internet che si aggiungevano al lavoro di documentazione che Pinketts svolgeva grazie alla sua fornitissima biblioteca cartacea.

Michele Arpaia è stato il “road manager” di Pinketts ed è la persona adatta per affrontare questioni organizzative. A loro, oltre a un avvocato e un commercialista, si unisce poi Rossella Marino, autrice del libro-intervista “Per qualche strana ragione io piacevo” (Edizioni del Gattaccio, 2019), una “metabiografia” di Pinketts.

E io, che l’ho affiancato per venticinque anni come co-presentatore e co-organizzatore degli incontri letterari settimanali a Milano (il “Seminario per Giallo e Bar”), ma anche come editor di alcuni suoi libri presso Mondadori.

Il lavoro dell’Associazione Culturale Andrea G. Pinketts comincia agi inizi del 2019. Negli ultimi mesi di vita Pinketts ha fatto in tempo a finire il suo ultimo, straordinario, “romanzo di racconti”, “E dopo tanta notte, strizzami le occhiaie”, come sempre scritto da lui a mano e trasformato in testo digitale da varie persone. Nel contempo, l’Associazione si preoccupa che il libro esca da Mondadori proprio come lo voleva Pinketts, illustrato dai dipinti realizzati in simbiosi con i racconti da Alexia Solazzo.

Ma il gruppo si dà da fare anche per salvaguardare l’utilizzo del nome e dell’immagine dello scrittore. Per esempio, stroncando sul nascere certi fasulli “Premi Pinketts” ideati da persone che non ne hanno titolo. Il vero “Premio Andrea G. Pinketts”, assegnato annualmente, nasce nel 2019 in collaborazione con il MystFest di Cattolica, che nel 1984 è stato il primo ad assegnare a lui un premio letterario. Dal 2021 l’Associazione assegna inoltre il premio “E io lo dico a Pinketts!” (il nome deriva dal titolo del suo primo lavoro premiato) per un racconto inedito nell’ambito del Festival Torre Crawford (premiotorrecrawford.it) a San Nicola Arcella, CS.

Intanto l’Associazione riordina un complesso patrimonio di testi pubblicati e manoscritti, in buona parte custodito dalla madre. Nel 2020 realizza con la Biblioteca Sormani di Milano i tre volumi gratuiti in ebook di “Ah, sì? E io lo dico a Pinketts!” (tuttora reperibili online ovunque), contenenti racconti e articoli introvabili. Nel frattempo, constatato il disinteresse dei precedenti editori dell’autore a ripubblicarne i libri, l’Associazione decide di farlo in autonomia, corredati di “contenuti speciali” in appendice, ossia articoli di Pinketts che toccano temi trattati nel libro. Escono con successo i primi due romanzi del ciclo di Lazzaro Santandrea, “Lazzaro, vieni fuori” (2020) e “Il vizio dell’agnello” (2021). Nel 2022 da quest’ultimo viene realizzata la versione audiolibro da Saga Egmont.

L’intensa attività dell’Associazione sulle reti sociali riporta inoltre l’attenzione sulla scrittura di Pinketts: in vita molti lo ricordavano distrattamente come un curioso personaggio che compariva in vari programmi televisivi; ora il pubblico si accorge che è anche un magistrale creatore di aforismi. Il successo riconquistato risveglia l’interesse della casa editrice Harper Collins Italia, il cui editor Carlo Carabba aveva lavorato anni prima con entusiasmo a una sua antologia presso Mondadori.

Ecco allora che l’Associazione e Harper Collins si mettono all’opera per riportare in libreria le opere di Pinketts in una collana dedicata, interamente realizzata con la formula del testo originale (fedele alle intenzioni di Pinketts), seguito dai contenuti speciali. I primi quattro volumi – “Lazzaro, vieni fuori”, “Il vizio dell’agnello”, “Il senso della frase” e “L’assenza dell’assenzio” – sono usciti nel 2023 e le pubblicazioni continueranno al ritmo di quattro volumi all’anno.

L’Associazione organizza e prende parte inoltre a eventi e presentazioni: tra le più recenti, al Salone del Libro di Torino, al MystFest di Cattolica, presso l’Umanitaria e durante BookCity a Milano. A molti di questi incontri partecipano coloro che hanno spesso diviso il palco con lui.

Andrea G. Pinketts, quando chiedeva a Elisabetta Friggi una ricerca su Internet, era solito dirle scherzosamente “Mettiti di buzzo buono”.

E ora l’Associazione Culturale Andrea G. Pinketts può dire con orgoglio: “Ci siamo messi di buzzo buono”. E i risultati sono in libreria”.

Giovanna Ferrante

Credit Photo: https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_G._Pinketts


Fonte: https://www.giovannaferrante.it/2023/12/20/andrea-g-pinketts/